Eccomi qui, dopo un anno vissuto quasi tutto in casa, che mi ha portato a fare dei cambiamenti un po’ a tutte le stanze.
Fra tutti la cucina, nuova a partire dal pavimento.
Viste le dimensioni della mia cucina ho scelto di prendere i mobili da Ikea, in modo da avere tutto quello che mi serve senza dover spendere una cifra troppo elevata.
La vecchia cucina è durata 17 anni e già allora avevo preso una composizione che era in esposizione in modo da spendere meno. Negli anni, come ho già raccontato, ha rivelato tutti i suoi limiti, prima di tutto il poco piano di lavoro a disposizione. Per questo ho creato varie isole per la cucina, fino ad arrivare a una versione elaborata di quella che ho raccontato nel mio ultimo post.
Ho scelto un piano di lavoro su misura di Ikea, ho sfruttato il mobile che avevo preso e aggiunto due gambe, così da creare una vera isola dove poter anche mangiare.
Sono partita da quel piano per progettare la mia cucina nuova con basi metod e ante voxtorp bianche e rovere, con la gola. Il risultato è una cucina con molto spazio per lavorare, nuovi elettrodomestici e dei pensili capienti.
Ho potuto scegliere il piano a induzione perché da circa un anno abbiamo installato dei pannelli solari, ma questo lo racconterò meglio.
Anche con questa cucina nuova ha comunque il mio tocco.
Per creare lo schienale ho trovato da OBI un ripiano di una tinta molto simile ai pensili, che mi sono fatta tagliare su misura. Poi con delle cere l’ho modificato fino ad arrivare ad un colore quasi uguale al resto.
Vicino al frigorifero mi era rimasto uno spazio di 15 cm, non potendo fare una misurazione precisa ho preferito restare larga.
Pe chiudere lo spazio ho progettato, con molti errori, un carrellino con le ruote. La struttura è in legno, mentre per la parte visibile ho utilizzato un pezzo di rivestimento bianco avanzato dai montatori. Per chiudere lo spazio vicino al pensile ho, invece, preso due mensole da Lidl, che ho unito e agganciato in cima al mobile.
La lavastoviglie è quella vecchia. Per chiudere il buco che rimaneva sopra (e che si vede nelle foto), ho usato il frontale di un cassetto che era rimasto per creare una tamponatura.
Per l’angolo opposto alla cucina, rimasto vuoto, ho sfruttato il pensile con le ante a vetro della vecchia cucina dove ho messo i piatti e i bicchieri e sotto, con il vecchio mobile dell’isola e uno nuovo molto simile ho creato un angolo caffè/libreria.
Una menzione speciale all’ing. che in questo progetto ha fatto da idraulico, collegando i tubi del lavandino, da elettricista, sistemando l’impianto elettrico per luci, prese, cappa e piano a induzione, da falegname nel taglio del legno per il carrellino.