Questo post è in bozza da quasi un mese. Non avevo voglia di pubblicarlo. Un po’ di insoddisfazione su come è venuto il tavolo, un po’ di noia autunnale ed è rimasto qui, in attesa.
Oggi mi sono detta che era ora che pubblicassi qualcosa, che mi ero ripromessa di scrivere di più e invece ho preferito fare altro. Magari fosse stato solo lavoro, avrei la scusa per dire che non avevo tempo. E invece no. Non ho frequentato eventi, non mi sono quasi mossa da casa eppure non ne avevo voglia.
Ci riprovo, ho qualche idea in testa e cercherò di postare con più regolarità.
Per tornare al tavolo capire cosa c’era sotto lo strato di sporco che ricopriva tutto il tavolo non è stato facile, ma alla fine ce l’ho fatta.
Purtroppo non ho foto del prima, a parte quella fatta in fienile. L’abbiamo portato via poco prima di partire e nella fretta non ho pensato di documentare lo stato in cui era.
Una volta portato a casa ho fotografato le gambe, che, però, erano messe molto meglio del piano e non le assi smontate per riuscire a trasportarlo.
(durante il lavoro ci sono sempre le mie piccole assistenti che controllano cosa faccio)
Dopo ore di lavaggio e sbiancamento del legno finalmente è uscito il colore del noce, il legno di cui è fatto questo tavolo.
Il problema più grosso sono state le tavole che formavano il piano molto rovinate, piene di buchi e sporche di qualche sostanza, forse grasso, assorbita dal legno. Anche ripulendo più volte il risultato non mi soddisfaceva.
Così alla fine ho preferito girare le tavole e usare il retro. Non sono perfette, le tavole sono un po’ incurvate e ho dovuto riempire alcune parti con la pasta di legno, ma l’effetto d’insieme mi piace anche se ogni tanto mi viene qualche dubbio sul lavorare di più le tavole e riprovare a metterle diritte.
Il risultato finale è una tavolo rustico, ma non troppo, che sostituisce il vecchio tavolo Ikea piegevole, che a sua volta è diventato la mia scrivania/tavolo da lavoro nello studio in mansarda.
Per fortuna sono riuscita a finirlo prima dell’inizio delle piogge autunnali: questo probabilmente è l’ultimo lavoro fatto in terrazza per quest’anno. Ora mancano le sedie, vorrei recuperare delle sedie di metallo che ho in cantina, ma è un lavoro che devo rimandare alla prossima primavera.